Testo della querela e in fondo la fine della vicenda...
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI
BERGAMO
ATTO DI DENUNCIA-QUERELA (depositata il 18 aprile 2000!!!!)
Il sottoscritto Giorgio Myallonnier, nato a Bergamo il 19-51975 ed ivi residente, in Via
XXX,
espone
1) L'esponente é attivista del movimento politico denominato "Lista Emma
Bonino", per il quale era candidato - nella circoscrizione elettorale della provincia
di Bergamo - all'elezione del consiglio regionale della Lombardia, tenutasi in data
16-4-2000.
2) Da qualche tempo l'esponente é vittima di ripetute offese alla propria reputazione da
parte della sig.ra Phyllis Margaret Dyason, residente in Almé, via Buonarroti n.4.
Quest'ultima, già attivista del medesimo movimento politico, ne é fuoriuscita a seguito
di qualche dissidio con alcuni rappresentanti dell'area bergamasca (fra cui, come detto,
vi é anche il sottoscritto), e nutre quindi un sentimento di ostilità nei confronti di
costoro.
3) Le condotte penalmente rilevanti che con la presente querela si intendono segnalare
all'A.G. si sono concretizzate nella redazione, da parte della sig.ra Dyason, di alcuni
messaggi di posta elettronica che compaiono sul sito www.radicali.it, nella rubrica
"Forum - opinioni a confronto".
Si tratta di un sito accessibile a tutti gratuitamente, che é stato creato allo scopo di
favorire il dibattito su temi di carattere politico.
Chiunque può inviare dei messaggi, per proporre nuovi temi di discussione o per
rispondere a precedenti messaggi. Tali scritti, che compaiono automaticamente nel
"Forum", possono quindi essere letti da chiunque, e sono riportati in un elenco
cronologico, dal più recente al più antico.
4) I messaggi a contenuto diffamatorio inviati dalla sig.ra Dyason sono contraddistinti
dalla dicitura "Phyllis", che compare nella casella indicante l'autore.
Il primo risale al giorno 3.4.2000 (nella stampata tratta dal sito è indicato prima il
mese e poi il giorno: "4-3-00"). Scrive la sig.ra Dyason, rivolgendosi ad un
proprio interlocutore (ma, ripetesi, inviando nel "Forum" un messaggio leggibile
da chiunque):
"...Premesso che non mi piace granché il tuo grande Berlusca, men che meno Bossi,
che non credo alla casa delle libertà del centro destra, che per nessun motivo al mondo
voglio che vincano i comunisti e che se la mia scelta deve cadere su alcuni radicali che
conosco dal 93 come i più inetti e mediocri, vigliacchi e furbi, disonesti e
attaccabrighe che io conosca, e che questi siano stati presentati come un gruppo valido ed
efficiente dall'On. Benedetto Della Vedova ( che altro non poteva dire, ma molto altro
poteva fare), ti assicuro che il mio voto e quello dei Radicali Libertari di Bergamo va
proprio al Polo".
Non v'é dubbio che siffatti offensivi epiteti fossero rivolti anche (o forse
esclusivamente) al deducente. Infatti, la sig.a Dyason discorreva in quel messaggio delle
proprie intenzioni di voto in vista delle elezioni regionali: donde il riferimento ai
candidati per la provincia di Bergamo, fra cui, oltre all'on. Della Vedova (capolista e
candidato alla presidenza della Regione), vi era - come detto- anche il deducente, insieme
ad altri 5 soggetti (la candidatura del sig. Berté Lucio Antonio, che pure risulta
indicato nell'elenco allegato sub 2, é stata subito ritirata).
Inoltre, altri messaggi che la stessa sig.ra Dyason ha inviato al "forum" lo
stesso giorno 3-4-2000 (e, come si accinge a riferire, il giorno 12-4-2000) contengono
ulteriori espressioni lesive della reputazione del deducente, che in essi risulta indicato
nominativamente. Alla luce di tali messaggi, non può sussistere dubbio sul fatto che la
sig.ra Dyason, con le espressioni ingiuriose appena riportate, abbia inteso recare offesa
proprio al deducente.
Si legge in uno di essi: "Se fossi stata alleanzina o forzista avrei elegantemente
mandato affanculo i radicali e mi sarei iscritta lì: ma io sono radicale!!!!!Sono
radicale! Sono radicale! E non sono radicale solo quando Rita chiama per fare i tavoli.
<<Ciao bbellla>> <<Quanto hai fatto?>>. Dal '95 ad oggi, io, a Bg
non ho mollato un giorno!!!! Giorgio e gli altri sono arrivati sempre dopo e su
"commissione".
Ed ancora, in un altro messaggio anch'esso inviato in data 3-4-2000, si legge: "Proprio
perché desideriamo cambiare in meglio e conosciamo i radicali che dovrebbero cambiare le
regioni in una struttura più leggera tipo americano o svizzero, noi, qui a Bg, anzi,
parlo in prima persona, io non voterò radicale. La storia la conoscete. Leggo in
radicali@onelist che il Bereny mi "vede costretta" a votare il Myallonier e mi
deride! Bereny conosce i retroscena bergamaschi, molto simili a quelli bresciani, mi
conosce radicale convinta e combattiva e deduce che io sono costretta malgrado tutto a
votare Giorgio & Co.!!! Errore: proprio perché li conosco e non nutro nessunissima
stima lascio spazio al mio travaglio, soffertissimo, dolorosissimo e finalmente decido. Mi
chiedo anche se in altre regioni ci siano replicanti alla Giorgio".
Come s'é accennato, analoghe espressioni ingiuriose della reputazione del deducente
compaiono anche in altri messaggi inviati nel "forum" dalla sig.a Dyason in data
12-4-2000.
Vi si legge:
"...Certo che voterò radicale, ma perché non ho scelta, sempre che non mi
ritrovi certi nominativi bergamaschi che si definiscono radicali ma sono da vomito".
"Rita Bernardini e Marco Cappato scomunicano i radicali senza avere il coraggio di
inviare la scomunica in copia per conoscenza ai diretti interessati. La richiesta di
scomunica viene da un radicale bergamasco di nome Giorgio Myallonier perché sulla stampa
locale ha ricevuto da Gubinelli e la sottoscritta una risposta che tutti i radicali che
hanno letto i due articoli hannoc onsiderato più radicale del comunicato di Myallonnier.
Rita e Marco non si sono chiesti dove fosse Giorgio nel '98 quando io da sola mi facevo i
tavoli per RR per raccogliere le firme per Leva la Leva e per l'incriminazione di
Milosevic, non sanno neppure che non c'erano alla campagna Emma for president fino a
quando non sono stati costretti (forse da Roma ad arginare la nostra presenza. Questi sono
i referenti bergamaschi della lista Bonino!!!! Chi lavora andasse affanculo, e chi fa il
dritto evviva. Meritocrazia!!!!"
"La faccia sua Giorgio non l'ha voluta mettere nelle politiche del '96, così come
i suoi degni compagni rompicoglioni di Bergamo...".
Quanto sopra esposto, con il presente atto il deducente propone
querela
nei confronti della sig.ra Phyllis margaret Dyason, residente in Almé, via XXX, per il
reato previsto e punito dall'art. 595 c.p., o per quegli altri reati che venissero
ravvisati nei fatti appena esposti; e chiede che si proceda penalmente nei suoi confronti.
Chiede inoltre di essere informato circa l'eventuale presentazione della richiesta di
archiviazione del procedimento, ex art. 408 c.p.p.
Allegati:
1) messaggi del 3-4-2000;
2) elenco dei candidati alle elezioni regionali del 16-4-2000 per la lista "Emma
Bonino";
3)messaggi del 12-4-2000.
Bergamo, 18 Aprile 2000
BERGAMOSETTE
13 luglio 2001
Myallonnier-Dyason, pace è fatta.
I due esponenti radicali hanno raggiunto l'accordo.
Il contenzioso giudiziario con querela che opponeva da più di un anno la militante
radicale dissidente Phyllis Dyason al consigliere regionale bergamasco della lista Bonino
Giorgio Myallonner si é finalmente risolto lunedì 9 luglio, in un'aula del tribunale di
Bergamo. Le parti si sono accordate per una remissione della querala da parte del
Myallonnier e con l'impegno della Dyason di astenersi per il futuro dall'usare epiteti
offensivi nella polemica politica.
Ma, al di là dell'accordo raggiunto, logico, , grazie al buon senso del giudice e
degli avvocati, per una vicenda nata da uno scontro tutto e solo politico che non doveva
finire in un'aula di giustizia, sembra che nella vicenda Dyason-Myallonnier si sia
realizzata una sorta di nemesi storica. Infatti, la Dyason non ha più davanti a sé il
neo consigliere Myallonnier di un anno fa, fresco, all'offensiva e pimpante d'elezione, ma
una persona in preda alla spiacevole sensazione di chi, evocatore d'indagine sulla
correttezza politica altrui, sa di essere, a sua volta, indagato sulla propria per aver
raccolto, in modo non conforme alla legge, alcune firme necessarie alla presentazione
delle liste nelle elezioni regionali del 2000.
Il giudice infatti, insieme ai 69 elenchi di firme di Alleanza Nazionale, ne ha
ritenuti falsi anche 9 della Lista Bonino, accusando di falso il consigliere regionale
Giorgio Myallonnier la cui udienza é stata rinviata per questioni procedurali.
Sia chiaro: fino a quando il giudice non arriverà a una sentenza, Myallonnier sarà
solo un indagato come tanti che ci auguriamo alla fine risulti estraneo a quanto gli si
attribuisce. Anche se bisognerebbe spiegare quanto sta accadendo, soprattutto alle
centinaia di militanti radicali esigenti e intransigenti che hanno sempre fatto della
diversità dalla partitocrazia lo statuto del proprio essere e della forma la sostanza
estrema della loro azione politica.
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