Nella sezione mailing list viene riportato un elenco di
mailing list su Israele, redatto da Silvia Antonucci. In questo elenco la mailing list
di Amnesty International viene collocata tra le pro- palesitnesi: su questo registriamo
l'opinion in dissenso di Nazario Pierdominici e la risposta di Silvia Antonucci.
Vi segnaliamo anche la lettera aperta di Deborah
Fait.
Nazario Pierdominici:
quanto leggerai di seguito rappresenta l'espressione delle mie personali opinioni. Io
non parlo qui a nome di Amnesty International, e le mie parole non sono in alcun modo
rappresentative delle sue posizioni, né possono essere considerate impegnative in un
senso piuttosto che in un altro per tale organizzazione.
Da iscritto ad Amnesty International (di seguito: AI) ed al contempo da socio
dell'Associazione Italia Israele Marche (di seguito: AIIM) ho avuto la sorpresa di trovare
in fondo a questa pagina https://www.eclettico.org/israele/mailing.htm AI classificata tra
le organizzazioni filopalestinesi. Ciò apparentemente a causa dei suoi comunicati stampa
che, secondo l'estensore del testo del sito (credo che si tratti di te), sarebbero
"purtroppo quasi sempre pro-palestinesi".
Ritengo di poter affermare che quanto scritto non rispecchia in alcun modo la realtà,
e sento di doverti rassicurare circa l'assoluta imparzialità di AI. Tale organizzazione,
di cui sono fiero di fare parte, non è né anti, né pro alcuno stato, governo o
ideologia. Certamente AI non è anti- o pro-palestinese, né è anti- o pro-israeliana.
Io personalmente durante l'Intifada fui responsabile per il Gruppo Italia 50 di
Macerata dell'azione su Israele/Territori Occupati. Incidentalmente in quello stesso
periodo stavamo lavorando anche sul caso di un cittadino siriano, ospite in quanto
comunista delle patrie galere di uno stato allora filosovietico. Il fatto di curare casi
in Israele e Siria non mi impedì di recarmi nel primo dei due paesi per un anno, e di
collaborare con la sezione locale di AI. Al mio ritorno mi iscrissi all'AIIM, il che mi
costò gli appellativi di "sionista" e di "sporco sionista",
ovviamente *non* dai membri di Amnesty International.
Affermare che AI sia di parte (ed in genere di quella avversa) è un vecchio sport. Al
tempo della divisione del mondo in blocchi riuscimmo a farci tacciare di filoamericanismo
dal Rude Pravo, organo uficiale dell'allora Partito Comunista Cecoslovacco, mentre per i
dittatorelli centroamericani dovevamo essere solo un branco di comunisti. Strani
comunisti, visto che la Sezione Russa di AI non si faceva scrupoli a mandare appelli in
Cina e Yugoslavia; e certo ben strani filoamericani, dato che la nostra Sezione Italiana
non ha mai avuto problemi a mandare appelli piuttosto espliciti negli USA o in America
Latina.
Ricordo personalmente un maceratese, simpatizzante missino, chiedermi negli anni '80
(forse il 1985, o il 1986, non ricordo bene) se AI non si fosse "sciolta in
Democrazia Proletaria". Si sarebbe detto proprio di no, visto che uno dei massimi
rappresentanti maceratesi di DP dell'epoca ebbe modo di rifiutarsi di firmare un nostro
appelo per Sakharov. Più recentemente ho dovuto rassicurare persone di destra circa il
fatto che AI non ha niente contro di loro, mentre ricordo (ex?) iscritti di sinistra che
da anni in sede non si fanno più vedere. Ed è cosa nota come al gruppo AI Italia 50 di
Macerata siano stati iscritti simpatizzanti dell'intero arco parlamentare italiano.
Certamente ci aiuta il fatto di non doverci occupare dell'Italia. Normalmente le singole
sezioni nazionali, per evitare conflitti di interesse, non partecipano alle azioni sul
proprio paese.
Proprio per questo ho smesso di firmare appelli su Israele: avendo collaborato con la
sezione israeliana di AI, e nell'eventualità/speranza di ulteriori permanenze per lavoro
nel paese, ritengo di non dover in alcun modo contribuire a gettare sospetti sui miei
colleghi israeliani. E quando "il mio paese" per un anno è stato Israele, anche
lì la solita solfa si è ripetuta. Ricordo uno studente israeliano, autodefinitosi
"di destra, ma proprio fascista" che sostennne con me la nota tesi secondo la
quale AI odierebbe Israele. Ciò a suo dire perché questa sarebbe un'organizzazione
inevitabilmente antisemita, in quanto all'estero i suoi soci sono in maggioranza
cristiani. Lascio a te l'onere del commento.
La realtà è che Amnesty International ha più volte imparzialmente denunciato vuoi
l'uso eccessivo della forza da parte della sicurezza israeliana ed il ricorso da parte di
questa al confino amministrativo (leggi "senza processo") nei confronti di
attivisti palestinesi anche non-violenti, vuoi più recentemente l'applicazione della pena
di morte nel territorio dell'Autonomia Palestinese ed i numerosissimi casi di arresto e
detenzione senza processo di attivisti palestinesi da parte della stessa polizia
palestinese. Se comprensibilmente gli animi si riscaldano durante un conflitto, pure
sarebbe opportuno che tutte le parti ricordassero sempre come il rispetto dei diritti
umani rappresenta la sola via certa per un accomodamento futuro. Per usare un motto
certamente a te noto "non c'è pace senza giustizia". O anche "quando è
violata la giustizia viene la guerra" (Pirké Avot, 5,11).
Certo a questo punto di averti convinto della trasversalità dell'approccio e
dell'imparzialità nell'azione caratteristiche di AI, che nel 1977 ricevette il Premio
Nobel per la Pace come anche Madre Teresa di Calcutta, Yasser Arafat, Medecin Sans
Frontieres, Ithak Rabin zl., Shimon Peres ed altri, qui cordialmente ti saluto, non senza
invitare te e tua moglie ad iscrivervi ad Amnesty International. Abbiamo *urgente* bisogno
di forze fresche
Risposta di Silvia Antonucci:
tanto spreco di parole, quando basta un semplice esempio: da anni A.I.
si batte contro lo sfruttamento dei bambini nelle guerre e contro coloro
che li mettono in prima linea durante gli scontri: hai mai visto
qualcosa di A.I. denunciare i palestinesi che mettono in prima fila i
bambini?
Io sono stata socia di A.I. e continuo a seguirla perche' penso faccia
un ottimo lavoro in generale, ma, bisogna essere onesti, non su Israele.
Inoltre tutte le volte che ho chiesto come mai A.I. non diceva mai nulla
sui soldati israeliani catturati dai terroristi Hezbollah, non ho mai
ricevuto risposta.
Mi dispiace, ma questa non e' imparzialita'.
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