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Lettera al Primo Ministro Ariel Sharon - 21 marzo 2002
S.E. Ariel SHARON Egregio Primo Ministro come presidente regionale dell'associazione di amicizia Marche - Israele in sintonia con il direttivo, invio la mia solidarietą ad Israele e a tutti gli amici israeliani nella sua interezza, senza distinguo. Mi ritengo diverso da chi discrimina il popolo israeliano in buoni e cattivi. L'associazione che mi onoro di presiedere da vari anni, ha sempre avuto la massima collaborazione dall'Ambasciata di Israele in Italia, dagli ex Ambasciatori Avi Pazner, Yehuda Millo e attualmente con il nuovo Ambasciatore Ehud Gol e il dott. Tibor Schlosser con i quali sono in perfetta sintonia. Il mio impegno č sempre stato e sarą quello di dare un'immagine corretta dello stato democratico di Israele, convinto che la distorsione dell'immagine di questo Stato, non possa essere altro che odio antiebraico, nascosto dietro il velo antisionista. Mi auguro, che alla vera pace, quella senza morti, contribuiscano tutti, compreso il mondo europeo, con la sua sottomissione e con il suo interessato "amore" per gli Stati arabi. Riguardo all'Italia, la mia Patria, spero che contribuiscano alla pace, anche quelle forze politiche che sono state sempre lontane da Israele e che hanno guardato e guardano Israele con poco rispetto, poca attenzione, poco equilibrio e poca obiettivitą, concentrando il tutto sulla causa palestinese e, compatte nel sostenere la parte araba, isolando Israele. Spero inoltre che questa pace, possa trascinare molti Paesi mediorientali verso la democrazia con la sconfitta di tutti coloro che vorrebbero invece il prevalere delle organizzazioni estremistiche dell'integralismo e di una societą teocratica. Che l'Onnipotente aiuti Lei e l'amico popolo Israeliano Forza Israele! Cordialmente
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