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"...eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerá nuovamente al bene,che ritorneranno l'ordine, la pace, la serenitá"Annalies Marie Frank

Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica
Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio
Gianfranco Fini, Vicepresidente del. Consiglio
Gianni Letta, Segr.del Consiglio dei Ministri
Paolo Bonaiuti, Sottosegr. Presid. del Consiglio
Renato Ruggiero, Ministro degli Esteri
Antonio Martino, Ministro della Difesa
Claudio Scajola, Ministro degli Interni
Franco Frattini, Ministro Funz. Pub.e Serv.di Sicur.
Giulio Tremonti, Ministro Economia e Finanze
Letizia Moratti, Ministro della Pubblica Istruzione
Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive
Roberto Castelli, Ministro della Giustizia
Umberto Bossi, Ministro delle Riforme e della Dev.
Altero Matteoli, Ministro dell'Ambiente
Mirko Tremaglia, Ministro degli Italiani nel mondo
Pietro Lunardi, Ministro delle Infrastrutture
Rocco Buttiglione, Ministro alle Politiche Comunitarie
Giovanni Alemanno, Ministro delle Politiche Agricole
Carlo Giovanardi, Ministro Rapporti con il Parlamento
Roberto Maroni, Ministro del Welfare
Stefania Prestigiacomo, Ministro delle Pari opportunità
Giuliano Urbani, Ministro dei Beni Culturali
Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni
Gerolamo Sirchia, Ministro della Salute
Giuseppe Pisanu, Ministro attuaz. progr.di Governo
Enrico La Loggia, Ministro degli Affari Regionali
Lucio Stanca, Ministro dell'Innov. Tecnologica
Sandro Bondi, Deputato
Mario Baldassarri, Viceministro Economia e Finanze
Luciano Magnalbò, Senatore
Alessandro Forlani, Senatore
Vittorio Sgarbi, Sottosegretario Beni Culturali
Francesco Massi Gentiloni Silveri, Cons.Regionale Marche
Franco Perlasca, Assessore al Comune di Padova

ORGANI DI INFORMAZIONE

Al di la del significato che Gerusalemme da millenni ha per Israele e per tutto il popolo ebreo e per il quale nel 1996 si è festeggiato il tremillesimo anno dì fondazione come capitale dello Stato, questa città è sede del Governo israeliano da molti anni. Anche durante il periodo dell'occupazione giordana di Gerusalemme est, tutte le Istituzioni dello Stato avevano sede a Gerusalemme.

In questa città ha sede la Presidenza, il Parlamento, il Governo, i Ministeri, la Corte Suprema di Giustizia.

Molti Paesi, forse per prudenza o per ossequi nei confronti dei Paesi arabi, mantengono la loro Ambasciata a Tel Aviv, però i loro Ambasciatori per incontrare gli esponenti ufficiali israeliani si recano a Gerusalemme.

Fino ad oggi la stragrande maggioranza della classe dirigente politica italiana, salvo alcuni politici che hanno una connessione sentimentale per Israele, ha troppo spesso negato le ragioni d'Israele e la ricorrenza dei 53 anni dalla fondazione di questo Stato, può essere un segnale d'amicizia a tale Stato democratico.

Dato che in Italia non si è mosso nessuno, in totale accordo con il direttivo dell'associazione, Le chiedo di adoperarsi affinché l'Ambasciata Italiana in Israele trovi sede a Gerusalemme sua sede naturale.

Non è ora di avere il coraggio politico di ammettere che anche gli israeliani debbano avere il diritto ad avere una loro capitale?

Non è ora che si riconosca ad Israele di scegliere la propria capitale?

Non è ora che ad Israele venga concesso il diritto di vedere riconosciuto la propria capitale in quella città che da 3000 anni è nelle preghiere di ogni ebreo e che re Davide ne fece la pietra angolare dell'unificazione religioso, culturale e nazionale del popolo d'Israele?

A questa richiesta sono arrivate moltissime dichiarazioni di solidarietà e di approvazione da parte di cittadini italiani ed esteri e da alcuni politici italiani che senza timore e meditazione hanno subito condiviso tramite lettera i miei sentimenti e aspirazioni, dimostrando coraggio politico e fermezza morale.

Ricordo che una legge approvata dal Congresso americano nel 1995 stabilisce il trasferimento della sede diplomatica da Tel Aviv a Gerusalemme, lasciando alla Casa Bianca quando effettuare la mossa. Spero che anche la nostra Patria faccia questa scelta nei riguardi di uno Stato e nei riguardi di un popolo con un forte orgoglio nazionale che possono capire solo quei Paesi abituati ad essere orgogliosi di se stessi. La dichiarata amicizia per Israele non può significare un appoggio incondizionato alla politica dei suoi Governi, ma sicuramente un totale appoggio ai fondamentali diritti dello Stato. Mi auguro che l'Italia, la mia Patria, voglia cominciare a discutere a fondo questa mia richiesta.

 

In attesa di una risposta, La saluto Cordialmente.

Associazione di Amicizia Marche Israele - Pagina attiva dal 1995 - E mail: aami@eclettico.org
Ultimo aggiornamento: 16/01/10