Egregio Presidente Silvio
BERLUSCONI
Senatore Luciano MAGNALBO'
On Mirko TREMAGLIA
Seri. Fiorello PROVERA
Ori. Pierferdinando CASINI
On. Rocco BUTTIGLIONE
On. Luigi COLAJANNI
On. Marco PANNELLA
On. Giorgio La MALFA
On. Furio COLOMBO
On. Fausto BERTINOTTI
Ori. Severino GALANTI
On. Stefano BASTIANONI
Ori. Pierluigi CASTAGNETTI
Egregi Signori,
al di lą del significato che Gerusalemme da millenni ha per Israele e per tutto il popolo
ebreo e per il quale nel 1996 si č festeggiato il tremillesimo anno di fondazione come
capitale dello Stato questa cittą č sede del Governo israeliano da molti anni.
Anche durante il periodo dell'occupazione giordana di Gerusalemme est, tutte le
istituzioni dello Stato avevano sede a Gerusalemme.
In questa cittą ha sede la Presidenza, il Parlamento, il Governo, i Ministeri, la Corte
Suprema di Giustizia.
Molti Paesi, tra cui l'Italia, forse per prudenza o per ossequi nei confronti dei Paesi
arabi, mantengono la loro Ambasciata a Tel Aviv perņ i loro Ambasciatori per incontrare
gli esponenti ufficiali israeliani si recano a Gerusalemme.
La stragrande maggioranza della classe dirigente politica italiana, salvo alcuni politici
che hanno una connessione sentimentale per Israele, ha troppo spesso negato le ragioni
d'Israele e la ricorrenza dei 53 anni dalla fondazione di questo Paese, puņ essere un
segnale d'amicizia a tale Stato democratico.
Dato che in Italia non si č mosso nessuno, in totale accordo con il direttivo
dell'associazione che mi onoro di presiedere da molti anni, Le chiedo di adoperarsi
affinchč l'Ambasciata Italiana in Israele trovi sede a Gerusalemme sua sede naturale.
Non č ora di avere il coraggio politico di ammettere che anche gli israeliani debbano
avere il diritto ad avere una loro capitale?
Non č ora che si riconosca ad Israele il diritto di scegliere la propria capitale?
Non č ora che ad Israele venga concesso il diritto di vedere riconosciuto la propria
capitale in quella cittą che da 3000 anni č nelle preghiere di ogni ebreo e che Re
Davide ne fece la pietra angolare dell'unificazione religioso, culturale e nazionale del
popolo d'Israele?
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