Penso che i fenomeni organizzativi fondamentali, come il tempo atmosferico, possano dirci qualcosa d'importante su fenomeni più complessi, come ad esempio gli esseri umani. La loro natura primaria ci permette di dimostrare con certezza assoluta come siano governati da leggi microscopiche, ma paradossalmente mette in evidenza che alcuni dei loro aspetti più sofisticati sono indifferenti agli estremi di quelle leggi. Per dirla altrimenti, nel contesto di questi semplici casi siamo in grado di dimostrare che l'organizzazione può acquisire significato e vita autonoma, fino a trascendere le parti di cui si compone. La scienza fisica ci dice quindi che considerare l'intero essere come qualcosa di più della somma delle sue parti non è soltanto una teoria ma un fenomeno fisico. La natura si gestisce sia in base a regole microscopiche fondamentali sia attraverso principi di organizzazione, potenti e universali. Alcuni di questi principi sono noti, ma dobbiamo dire che nella stragrande maggioranza dei casi non ne sappiamo un granché. Ne vengono continuamente scoperti di nuovi. Quando si raggiungono livelli profondi di sofisticazione è molto più difficile documentare le relazioni tra causa ed effetto, ma non ci sono prove che la generazione gerarchica delle leggi che ritroviamo nei fenomeni primari sia rimpiazzata da qualcosa di diverso. Quindi se un semplice fenomeno fisico può realmente acquisire indipendenza rispetto alle leggi essenziali da cui deriva, la stessa cosa vale anche per noi. Sono di carbonio, ma potrei anche non essere mai stato solo quello. Il senso di ciò che sono trascende gli atomi di cui sono fatto.
Robert Laughlin - Un Universo Diverso – Codice Edizioni 2006. XV.