Talvolta l'eccesso di zelo ed un pizzico di arroganza hanno portato i
nostri amati Dirigenti radicali ad allargarsi un po' oltre il ragionevole.
Vorremmo qui riassumere alcune perle di questi ultimi anni per invitare
ad una maggiore moderazione e modestia.

Chi ricorda la "balla della scadenza del
movimento" ripetuta alla nausea da Radio radicale alla nausea per giustificare la
liquidazione (senza alcuna riflessione sulle cause del fallimento) del Movimento del Club
Pannella Roformatori?
In realtà la scadenza 1992-1997 era una scadenza di
legislatura che venne prontamente aggiornata all'inizio della nuova come dimostra la
tessera 1995 del Movimento...

Un dei più martellanti ritornelli della retorica dei
"radicali di oggi" è il vanto dell'efficacia della propria azione politica
("Non dobbiamo dirvi cosa faremo basta vedere cosa siamo"): ebbene penso sia
utile rileggere il programma dei promotori del movimento del club Pannella (ma si potrebbe
anche utilizzare la lista dei referendum inutili) per smentire questa balla!
22/9/1992 - Comitato promotore dei Club Pannella:
Lettera a firma di Gabriella Fanello, Valeria Ferro, Rita Bernanrdini, Anna Maria
Boano, Gianni Betto, Carla Rossi, Jolanda Casigliani,Carlo romeo, Emilio Vesce, Luciano
Fabiani
...
"COSA FAREM0, QUALE E IL PROGRAMMA?
Usciremo presto (l'articolato è praticamente già pronto, si sta
provvedendo agli ultimi ritocchi di tipo giuridico) con un pacchetto di proposte di legge
di iniziativa popolare articolate in una decina di provvedimenti che vanno a colpire i
pilastri dei sistema partitocratico. Proposte di legge per:
- la creazione di un Alta Autorità che indaghi sui profitti di
regime
- l'esclusione dal governo nazionale e regionale di chi abbia
cumulato 10 anni di 'poltrone'
- l'incompatibilità tra incarichi di partito e funzioni di governo,
con precisi controlli finanziari per i partiti
- lunificazione delle Forze di Polizia, smilitarizzando Guardia
di Finanza e Carabinieri
- l'abolizione dei porto d'armi, salvo che per le forze dell'ordine
ed esercito
- l'abolizione dei Prefetti e il passaggio delle loro competenze alle
Regioni
- l'elezione diretta dei sindaci e del Presidenti di Regioni con
sistema uninominale ad un turno
- la prevenzione e la cura dell'AIDS
- emendare la legge Jervolino-Vassalli, anticipando ed estendendo i
contenuti del referendum radicale
- Una proposta su uno dei temi più urgenti e pressanti,
dell'emergenza ambientale."

Attualmente nella pagina principale del sito
quest'immagine riportata nella copertina del CD Archivio Radicale è la dimostrazione
della truffa attuale per la quale un Partito votato alle lotte transnazionali vede
impegnati tutti i propri beni in elezioni Regionali!!!
Ricordo che i radicali sono per "il diritto alla
vita e la vita del diritto", oggi dettagli come lo statuto, le mozioni congressuali
sono puri optional.
L'Assemblea del Mille (Roma, 5-7/3/1999) non ha avuto un
regolamento ne un ordine dei lavori votati dai presenti ne alcuno strumento di scelta
democratica è stato lasciato ai presenti (puro "pubblico", come ci ha chiamato
la Bonino, da telecamere!).


In occasione dell'uscita del film su
Tortora e di alcuni programmi televisivi (in particolare da Costanzo) su Radio Radicale
vennero trasmessi alcuni servizi di ricostruzione per ricordare anche il Tortora radicale.
Peccato che che per non disturbare la sacra
concezione dell'infallibilità pannelliana venne accuratamente epurata la posizione di
Tortora sulla scelta transnazionale...
Qualcuno dalle parti di Radio
radicale ricorda i moniti lanciati da Tortora contro labbandono della piattaforma
italiana da parte del PR nel 1987 a Bologna?
Quante affinità con il discorso di Cappato a Roma 12 anni dopo!
Portiamo tutti noi (che scegliemmo il
salto transnazionale togliendoci di sotto la pedana) le responsabilità di quella scelta e
non è certo nascondendo il passato che si possa costruire qualcosa di buono (ma si sa che
le sette non amano ricordare gli errori dei propri messia).


Ecco a voi la copertina del volantone
per le elezioni reginali del 2000!
Mentre la Bonino inventava gli
obiettivi "libertari" per queste regionali (pillola del giorno dopo, ecc) i
poveri militanti radicali si trovavano a denunciare la democristanizzazione di Forza
italia distribuendo un volantino con questa copertina.
Più che militanti partigiani servono
militanti con lo stomaco molto duro...

Il Comitato di coordinamento e' nato e trova lettimita' dall'assemblea dei
mille
Una delle ultime balle che si sentono da noti Dirigenti riguarda
il fatto che il Comitato di Coordinamento dei radicali troverebbe la sua legittimita'
nell'Assemblea dei mille.
L'Assemblea dei mille non ha nulla a che vedere con la nascita e la composizione del
comitato; non risulterebbe neppure legittimo definirla assemblea in quanto si e' trattato
di una tribuna per comizi dei Dirigenti che annunciavano cosa avrebbero fatto, senza
nessun voto (neppure sul regolamento e sull'ordine dei lavori!).
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