In questo modo è possibile dimostrare che l'irreversibilità del corso degli eventi naturali risulta compatibile con la simmetria temporale propria delle leggi fondamentali della meccanica, nel caso che, per un'interpretazione statistica della legge dell'entropia, si impieghi il calcolo delle probabilità al fine di calcolare solo transizioni reali, vale a dire solo quelle transizioni che avvengono di volta in volta nel futuro. Da ciò consegue anzitutto l'incremento dell'entropia nel futuro. D'altra parte, siccome ogni attimo trascorso è stato anch'esso almeno per una volta presente, ne consegue che l'incremento dell'entropia era inerente anche a tutto ciò che allora si trovava nel futuro, e dunque anche ai tempi che oggi appartengono al passato.
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Riepiloghiamo ancora una volta l'argomentazione esposta fin qui: la struttura del tempo, così come si manifesta nella diversità tra passato e futuro, non è deducibile dai princìpi fondamentali della fisica. Essa dev'essere semmai presupposta in quanto proprietà oggettiva dell'accadere naturale.
F Cramer. Caos e ordine. Bollati Boringhieri, 1988: 259.