Nella comunicazione-codice il fulcro è il messaggio da inviare, mentre nella comunicazione-puzzle il fulcro è la procedura con cui l’ascoltatore lo ricostruisce. In ambedue i casi, al centro della scena c’è il messaggio, e l’atto di parlare consiste appunto nel trasmetterlo, ma Dor fa un passettino in più, superando la comunicazione-puzzle e spostando l’attenzione dal messaggio, per concentrarsi invece su ciò che la comunicazione desta nella mente dell’ascoltatore. Per Dor, l’obiettivo del parlante non è comunicare un certo messaggio, ma far sì che l’ascoltatore abbia un certo pensiero. Dor considera la lingua come una tecnologia sociale, uno strumento mirato alla trasmissione di pensieri. Come abbiamo appurato in precedenza, le scimmie sono capaci di fare pensieri piuttosto elaborati e il loro mondo concettuale è assai più ricco di ciò che i loro limitati mezzi espressivi permettono di comunicare. Perciò i pensieri di ogni scimmia restano nella sua testa, e tra lei e i suoi simili non si instaurerà mai quella sinergia che abbiamo invece noi, quando ragioniamo insieme e ci scambiamo idee. Per Dor, la principale differenza tra noi e gli altri primati è questa: il traffico di pensieri. E la lingua è una tecnologia che abbiamo costruito tutti insieme, per renderlo possibile.
Johansson, Sverker. L'alba del linguaggio (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 4083-4092). Ponte alle Grazie. Edizione del Kindle.