stato3

Da queste premesse si possono dedurre due centrali e correlate predizioni:

1) un governante privato tenderà ad avere un orizzonte temporale sistematicamente più lungo; ovvero, il suo grado di preferenza temporale sarà più basso, e conformemente la sua tendenza allo sfruttamento economico sarà inferiore a quella di un curatore statale;

2) soggetta ad un più alto grado di sfruttamento, la massa dei governati sarà comparativamente più orientata al presente sotto un sistema di governo pubblico che sotto un sistema di governo privato.

Hoppe HH. Democrazia il dio che ha fallito. Liberi Libri; 2005: 86

Stato2

Si è anche affermato che tutte queste considerazioni relative all'informazione imperfetta e al (presunto) fallimento del mercato aprono a loro volta la strada al ruolo dello Stato, sebbene questo ruolo non sia formalmente e sistematicamente modellato in modi che rendano chiaro quale alternativa, e a quali condizioni, potrebbe essere la migliore: i mercati in presenza di informazione imperfetta e asimmetrica oppure lo Stato, che deve affrontare a sua volta le stesse lacune informative. Lo Stato non può risolvere il problema solo perché ha accesso alle tasche dei contribuenti, senza sistematici confronti analitici/empirici noi non sappiamo se le soluzioni statali esistono e sono migliori delle soluzioni volontarie private e imperfette. 

Vernon L Smith. La razionalità nell'economia. IBL Libri; Torino: 178

Stato

Lo Stato è la grande illusione attraverso la quale tutti cercano di vivere alle spalle di tutti gli altri.

Frédéric Bastiat. La Legge. La Biblioteca di Libero. n. 6: 79

solo lavoratori

L'età moderna ha comportato anche una glorificazione del lavoro, e di fatto è sfociata in una glorificazione dell'intera società in una società di lavoro. La realizzazione del desiderio, però, come avviene nelle fiabe, giunge al momento in cui può essere solo una delusione. È una società di lavoratori quella che sta per liberata pastoie del lavoro, ed è una società che non conosce più quelle attività superiori e più significative in nome delle quali tale libertà meriterebbe di essere conquistata. 

ARENDT H. Vita activa. Bompiani, 2005. p. 4

Socrate

Di Socrate, questo amante della perplessità, esistono pochissime affermazioni positive. […] Le due proposizioni socratiche positive sono le seguenti.

La prima è: «Patire un torto è meglio che commetterlo», a cui Callide, l'interlocutore del dialogo, replica come avrebbero replicato tutti i Greci: «Subire un torto non è da vero uomo, ma da schiavo per il quale meglio è morire che vivere se, offesi, non si sia capaci di aiutare se stessi o chi ci sta a cuore».

La seconda dice: «Personalmente, sarebbe meglio suonare una lira scordata, dirigere un coro stonato e dissonante, e anche che molti uomini non fossero d'accordo con me, piuttosto che io, essendo uno, fossi in disarmonia e in contraddizione con me stesso». 

H Arendt. La vita della Mente.  Il Mulino; 2009: 274-5

sistemi dissipativi3

Le nostre ricerche ebbero molta fortuna. La nostra conclusione teorica, con la previsione delle molteplici possibilità che si presentano nella cinetica chimica lontano dall'equilibrio, fu confermata poco tempo dopo dai risultati sperimentali. Penso soprattutto alla reazione di Belusov-Zabotinskij, la quale costituisce un esempio spettacolare di oscillazioni chimiche che si producono in fase liquida lontano dall'equilibrio. Non la descriverò qui. Vorrei solo ricordare la nostra meraviglia quando vedemmo quella soluzione reattiva diventare blu, poi rossa e poi di nuovo blu... Oggi si cono-sjcono molte altre reazioni oscillanti,15 ma quella di Belusov-Zabotinskij conserva un'importanza storica. Essa ha dimostrato che lontano dall'equilibrio la materia acquista un bel po' di proprietà nuove. Miliardi di molecole interagiscono, e la coerenza dei loro comportamenti si manifesta nel cambiamento di colore della soluzione. Questo significa che in condizioni di non-equilibrio si manifestano correlazioni di grande portata, che non esistono nello stato di equilibrio. Per esprimerci in modo figurato, possiamo dire che all'equilibrio la materia è cieca, mentre lontano dall'equilibrio comincia a vedere. E questa nuova proprietà, questa sensibilità della materia a se stessa e al suo ambiente, è connessa alla dissipazione associata ai processi irreversibili.
I progressi nella chimica in situazioni lontane dall'equilibrio sono stati spettacolari. In questi ultimi anni sono state osservate strutture spaziali di non-equilibrio.16 Esse erano state predette dal grande matematico Alan Turing nel contesto della morfogenesi.17 Sappiamo anche che, quando facciamo discostare ancor più il sistema dall'equilibrio, possono prodursi nuove biforcazioni associate al caos. Come nel caso del caos deterministico dei sistemi dinamici (cfr. p. 31), il comportamento del sistema diventa allora irregolare, sensibile alle condizioni iniziali.


La Fine Delle Certezze - Ilya Prigogine - Bollati Boringhieri - 1997 - Pag 65

sistemi dissipativi2

II mantenimento dell'organizzazione nella natura non è - e non può essere - realizzato da una gestione centralizzata; l'ordine non può essere mantenuto che da un'auto-organizzazione. I sistemi auto-organizzati sono capaci di adattarsi alle circostanze ambientali; per esempio, reagiscono a modificazioni dell'ambiente grazie a una risposta termodinamica che li rende straor-dinariamente flessibili e robusti rispetto alle perturbazioni esterne. Noi vogliamo sottolineare la superiorità dei sistemi auto-organizzati rispetto alla tecnologia umana abituale, la quale evita accuratamente la complessità e gestisce in modo centralizzato la grande maggioranza dei processi tecnici. Per esempio, nella chimica di sintesi le diverse tappe delle reazioni sono in gene-rale separate con cura l'una dall'altra, e si evitano mediante rimescolamento gli eventuali contributi legati alla diffusione dei reagenti. Si dovrà sviluppare una tecnologia del tutto nuova per sfruttare il grande potenziale di idee e di regole dei sistemi auto-organizzati in materia di processi tecnologici. La superiorità dei sistemi auto-organizzati è illustrata dai sistemi biologici, in cui vengono prodotte sostanze complesse con una precisione, un'efficacia e una velocità senza pari! - [ C. K. Biebracher, G. Nicolis e P. Schuster, Self-Organizatioti in thè Physico-C Life Sciences, Report EUR 16546, European Commission, 1995. ]


Ilya Prigogine - La Fine Delle Certezze - Bollati Boringhieri 1997 - Pag 69

sistemi dissipativi

Siamo dunque giunti a comprendere perché la vita ha continuamente bisogno di energia, persino nel più profondo letargo invernale. Questa energia consente anche la formazione di strutture ben lontane dall'equilibrio, denominate «dissipative» (la denominazione è di Ilya Prigogine) appunto perché energia.
Il principio fisico delle strutture dissipative può essere osservato in sistemi semplici. Un celebre esempio è quello della cosiddetta «instabilità di Bénard», che può comparire nei moti di agitazione termica in un fluido. In uno strato orizzontale di liquido compreso tra due piastre, riscaldato dal basso, il calore tende a salire e si formano correnti di convezione. Quando il divario di temperatura tra il livello inferiore e quello superiore raggiunge un certo valore medio, le particelle liquide, nel loro moto, descrivono configurazioni a forma di rullo cilindrico. Questo è un esempio del formarsi spontaneo di ordine con consumo di energia.

F Cramer. Caos e ordine. Bollati Boringhieri, 1988: 37.

simulazione informatica

E' questa storicità la chiave: l'esistenza nel Mondo della Vita di strutture che possono crescere, contrarsi, ruotare, rompersi, muoversi... e in generale, persistere nel tempo, apre le porte a opportunità progettuali.


DENNETT D.C. L'evoluzione della libertà. Raffaello Cortina Editore, 2004. p 52

scimmia cooperante

Gli scimpanzé, invece, non sono per nulla collaborativi, neppure con i loro figli. La madre si assicura che il cucciolo sia ben nutrito e, all’occorrenza, lo difende, ma per il resto non sembra interessarsi granché a lui, non fa alcun tentativo di insegnare al piccolo ad aprire le noci: è lui a dover osservare e cercare di imitarla. Questa differenza tra noi e loro è probabilmente uno dei motivi per cui noi ci siamo dotati di un’espressione verbale e gli scimpanzé no. Se ripensiamo a quel che dicevamo a proposito delle panzane e della lingua dei robot, la fiducia e la predisposizione a collaborare sono fondamentali per lo sviluppo della lingua.

Johansson, Sverker. L'alba del linguaggio (Italian Edition) (posizioni nel Kindle 3014-3018). Ponte alle Grazie. Edizione del Kindle. 

scienza e misurazione

L'esistenza di quantità universali, tali da poter essere misurate con certezza, costituisce la base essenziale della scienza fisica. Talvolta è facile dimenticare tale verità fondamentale, dal momento che ci serviamo di queste basi della fisica da così tanto tempo che molte si sono ormai cristallizzate in cliché. Tuttavia, comunque si voglia accogliere il loro messaggio, i filosofi postmodernisti hanno compreso correttamente e profondamente che le teorie scientifiche hanno una componente soggettiva, che è sia un prodotto dei tempi sia una codificazione della realtà oggettiva? Il famoso motto di Otto von Bismarck secondo cui «Le leggi sono come le salsicce: meglio non assistere alla loro produzione», si adatta benissimo anche alle teorie scientifiche, o perlomeno questa è la mia esperienza personale. Come in ogni altra attività umana, in campo scientifico è necessario di tanto in tanto fare un bilancio e riconsiderare quanto si è compreso davvero e quanto non è ancora ben chiaro. In fisica, tale riesame consiste quasi sempre in una misurazione accurata. In cuor suo, ogni fisico crede che l'accuratezza della misurazione sia l'unico mezzo sicuro per distinguere la realtà

R. Laughlin - Un Universo diverso – Codice  Edizioni 2006. 18.

scambio

I mercati richiedono il rispetto - volontario o involontario - delle regole di scambio. Queste sono il diritto di possesso, il suo trasferimento consensuale e l'esecuzione delle promesse (le "tre leggi della natura umana" articolate da Hume, 1975 [1739]). Il rispetto volontario si ha quando in alcune culture le persone ricompensano i buoni servigi ricevuti nel mercato con mance e gratifiche, un esempio, forse, di una norma culturale emergente in cui le persone riconoscono che tali pratiche sono parte di uno scambio informale. Se le condizioni per il rispetto delle regole di scambio da parte dell'individuo stesso o della comunità non sono presenti nei mercati, il risultato tende a produrre conseguenze indesiderate negative, poiché i mercati sono compromessi o possono fallire: il gioco dello "scambio" cede il passo al gioco del "furto".

Vernon L Smith. La razionalità nell'economia. IBL Libri; Torino: 511

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